Scopello insolita
Scopello è un paese antico, carico di storia e mistero: uno è, ad esempio, rappresentato dalle raffigurazioni pittoriche della grotta di Santa Margherita – il ritratto di Santa Margherita e la Madonna con bambino. Numerose sono le ipotesi avanzate sull'origine e la ragione della loro realizzazione. Una di esse spiega la presenza di Santa Margherita come una forma di ringraziamento operata da marinai liguri (la santa è infatti molto cara agli abitanti della Liguria) sopravvissuti ad un naufragio.
Questi due affreschi, inoltre, sono stati realizzati sopra la precedente raffigurazione di uno squalo, forse da imputare a marinai o pescatori della tonnara per scongiurare incontri con questi pericolosi animali. Il fatto che la grotta sia oggi irraggiungibile via terra contribuisce ad aumentare l'alone di mistero che avvolge questo luogo.
Molte sono le storie e le leggende legate alla tonnara e alle attività ad essa legate, in particolare la cosiddetta “mattanza”.
Durante le proprie vacanze a Scopello parlare con gli abitanti, custodi di queste storie, è il modo migliore per conoscere qualcosa in più su questa tradizione un tempo molto diffusa nella regione e sulle “cialome”, i canti propiziatori dei “tonnaroti”, che ancora oggi vengono ricordati dagli abitanti più anziani.
Una curiosità di cui possono fare esperienza gli appassionati di immersioni subacquee è invece rappresentata dai due “tesori” adagiati a breve distanza dalla costa: il relitto del Capua e quello del Kent.
Lo scheletro del Kent si trova sul lato più vicino a San Vito lo Capo; il Kent è più noto come “la nave dei Corani” per via del contenuto principale del suo carico. Affondò nel luglio 1978 durante il suo viaggio verso la Nigeria, a causa di un incendio in sala macchine, e tutt'ora si presenta in buone condizioni e popolato da diverse specie di animali marini.
Il Capua era una nave deputata al trasporto di munizioni durante la Seconda Guerra Mondiale, affondata in seguito ad un incendio nell'aprile 1943 mentre percorreva la tratta Trapani – Palermo. Giace a circa 800 metri dalla spiaggia all'altezza dell'ingresso della Riserva dello Zingaro, e si presenta in buono stato di conservazione; oltre all'esplorazione del relitto sarà possibile osservare numerose varietà di flora e fauna marine. Sulla natura dell'incendio che ne causò l'affondamento si intrecciano diverse congetture e leggende; una di esse sostiene che fu lo stesso equipaggio, che si salvò raggiungendo la tonnara con le scialuppe, ad appiccare l'incendio, perché stanco del conflitto in corso.
L'unicità di questo angolo della Sicilia occidentale l'ha reso più volte scenografia di diverse produzioni televisive e cinematografiche.
Il caso più famoso è probabilmente “Ocean's twelve”, produzione Hollywoodiana di grande successo del 2004 con un cast stellare. Si citano anche altri casi quali l'adattamento per il mezzo televisivo dei romanzi sul Commissario Montalbano ad opera dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, che ha dato origine ad una serie di grandissimo successo in Italia andata in onda dal 1999 in poi. Anche il primo episodio della serie del 2002 ispirata al poliziotto Vigata, “Il senso del tatto”, ha avuto come scenografia il magnifico paesaggio di Scopello, e sono stati girati nel piccolo borgo anche il primo e il terzo episodio della miniserie televisiva “Alle origini della mafia” del 1974. Infine, si ricorda un film in bianco e nero del 1946, “Malacarne”, diretto da registi palermitani.
credits photo: merci à Françoise